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Posta in un ambiente collinare, lungo la Via Appia, di cui si vedono ancora tratti dell'antico tracciato e i resti di monumenti funebri e colonne miliarie, Itri è la porta interna del Golfo di Gaeta. Nella sua verde area i boschi di carrubi, lecci, querce e faggi, si alternano alla macchia mediterranea di ginestre, rosmarino, lentisco e agli oliveti secolari, che producono la famosa oliva di Itri, nota anche come oliva di Gaeta. |
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La parte del nucleo abitato posto su una collinetta è dominata dai resti di un poderoso castello con due torri, una cilindrica e una quadrata. Nella parte più antica, si ammirano i resti della chiesa collegiata di Santa Maria Maggiore, distrutta dai bombardamenti dell'ultima guerra e lo splendido campanile a decorazione policroma del 1200, e le chiese di S.Michele Arcangelo e dell'Annunziata. A 12 km dal paese, tra i boschi, sorge il Santuario della Madonna della Civita, meta di pellegrinaggi. |
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Vi è allestita una interessante raccolta di antiche tavole votive. Itri è il paese di Michele Pezza, Frà Diavolo per la storia, delle cui imprese, tra brigantesche e patriottiche, ancora si discute. |
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