Portale turistico di Minturno Scauri

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ingresso museo

 

Museo Archeologico di Minturnae - Via Appia km 156 Tel. 0771622239 Fax 0771680093

per il tour virtuale all'interno degli scavi cliacca qui

 

 

mosaico

 

Comprensorio Archeologico di Minturnae (pagina facebook)

 

via appia

 

In prossimità del fiume Garigliano, che divide il Lazio dalla Campania Felix, sorgono i resti dell'antica Minturnae. Tito Livio scrisse che la città aurunca avviò i pirmi contatti con Roma nel 504-503 a.C. Essa faceva parte della "pentopoli aurunca" (con Pirae) insieme a Vescia, Ausona, Sinuessa e Suessa. Nel 315 a.C., essendosi schierate con i Sanniti contro Roma, Minturnae, Ausona, e Vescia furono completamente distrutte dai Romani.

 
 

 

interno

 
Dopo la costruzione della Via Appia (Regina Viarium) voluta da Appio Claudio Grasso, detto il Cieco, nel 314-312 a.C., la città fù ricostruita e ripopolata con la deduzione di una colonia romana del 295 a.C.Inizia cosi' un nuovo periodo di prosperita', che raggiunge l'apice nel I^ secolo d.C.Di questo periodo restano e sono visibili l'acquedotto (I secolo), il teatro (eta' augustea), il foro con i suoi templi (eta' repubblicana e imperiale), le mura e l'anfiteatro. Altri due invii di coloni furono effettuati sotto l'età di Cesare e di Augusto. Nell'88 a.C. le paludi di Minturnae diedero rifugio a Caio Mario, dichiarato nemico pubblico da Silla. I magistrati locali decretarono la sua morte per mano di uno schiavo cimbro.
 

 
Caio Mario, il cui busto bronzeo trovasi collocato attualmente nel Municipio, riuscì a sfuggire alla morte perchè intimorì lo schiavo. Plutarco, in Marium, scrisse che i Minturnesi, mossi a compassione, lo aiutarono a imbarcarsi sulla nave di Beleo, diretta verso l'Africa. Un altro personaggio, che visse gli ultimi giorni della sua vita presso Minturnae, fù il filosofo Plotino. Ancora oggi passeggiando per i resti silenziosi dell'antica Appia che attraversa Minturnae, osservando i resti delle botteghe, dei bagni e dei vicoli, si ha l'impressione di rivivere l'atmosfera Romana, risentendo il vociare degli antichi abitanti e il frastuono dei carri.
 

 

Nell'ambulacro del teatro e' oggi allestito un Antiquarium dove sono esposti bellissimi reperti: marmi, ceramiche e statue dal I secolo a.C. al II secolo d.C. Minturnae segue quindi, con le dovute proporzioni, la fortuna e la storia di Roma, e cosi' quando quest'ultima decade, anche la sua colonia rivive tempi bui, fino a quando nel 590 viene devastata dai Longobardi.  Gli abitanti abbandonano definitivamente la citta', si rifugiano nelle vicine alture fondando la citta' di Traetto (oggi Minturno), e Minturnae subisce l'oltraggio di vedere depredati i propri marmi e colonne, a favore delle nuove costruzioni.

 

 

estate 2012

riviera d'ulisse
 

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